A Natale un presepe di sassi e legno che sa di anni passati
Un lavoro manuale che ha portato il sorriso agli anziani nostri ospiti
Perché la scelta di materiali poveri come il sasso e il legno?
Cercavamo un'idea diversa per questo Natale 2016. Un'idea che fosse un po' speciale. Non È sempre semplice rendere le feste non banali, non commerciali e non anonime. Questo È ancora più importante in un contesto di “terza età”, un'età in cui si È già vissuto e visto tanto, molti cambiamenti e molte innovazioni.
Avremmo potuto puntare quindi a qualcosa di tradizionale, ma quest'idea aveva un sapore di già fatto e già visto. Cercavamo qualcos'altro. Certo un innovazione, magari con un po' di tecnologia, effetti e animazioni era un'ipotesi plausibile. Ma in fondo l'idea non ci convinceva più di tanto perché gli anziani solitamente non sono molto attratti dalla tecnologia. Loro hanno vissuto in un'epoca diversa fatta di cose vere, concrete e tangibili e questo mondo un po' virtualizzato in cui si trovano oggi non gli appartiene veramente, anzi li confonde e non gli da emozioni. È proprio questa la parola chiave forze. Emozioni. È questo che cercavamo di dare. Emozioni ne abbiamo avute negli anni passati osservando l'evento dei Presepi sull'acqua di Crodo. Un evento giovane, ma emozionante e divertente, che fa rivivere la vera atmosfera allegra del Natale. Ma a Baceno non c'È un evento simile a cui partecipare. Dovevamo quindi fare qualcosa noi, ce fosse un po' diverso dagli anni passati e dal solito presepe o dal solito albero.
Poi, durante l'estate, l'idea È venuta passeggiando per le montagne che attorniano il paesino di Baceno. Perché non fare qualcosa di veramente concreto, semplice e povero? Qualcosa in cui tutti torniamo un po' bambini? Qualcosa che si sposi con la montagna in cui viviamo? E allora l'occhio ci È caduto sui sassi colorati che ci circondano. Tutti uguali allo sguardo disattento, ma tutti diversi e peculiari nelle loro forme e nel loro colore. Tutti abbiamo giocato con dei sassi nella vita, a tutti danno una sensazione, un'emozione. Così È nata l'idea e con essa la caccia ai sassi che sarebbero stati i nostri personaggi. Sassi freddi ed immobili che dovevano animarsi e vivere per questo Natale.
La scelta delle pietre
Il primo sasso che abbiamo trovato È stato un sasso di quarzo bianco e tondeggiante che spiccava da un fondo grigio. È il sasso che È diventato la punta della nostra stella cometa. È lui che ci ha spinto a partire in quest'avventura.
Da quel momento È come se i sassi di fronte a noi si fossero improvvisamente animati, o noi siamo tornati bambini e vedevamo in essi figure di tutti i tipi. Ecco quindi che abbiamo trovato i re Magi, tre pietre con venature brillanti che ci ricordavano i vestiti dei tre re. Poi un sassone grande che sembrava una montagna, o una casa o un castello, a seconda del momento e della fantasia.
Poi il bue e l'asinello, san Giuseppe e la madonna, un meraviglioso sasso tendente all'azzurro. Non potevano certo mancare i pastori e le pecorelle. Infine abbiamo trovato la coda della cometa e a questo punto mancava il pezzo più importante. Gesù. Ci voleva qualcosa di speciale e finalmente, proprio come successo per la stella cometa, ecco presentarsi, stagliato sullo sfondo della terra marrone scuro un piccolo quarzo bianchissimo. Era il pezzo che ci mancava!
La costruzione del presepe
I mesi passano ed arriva dicembre. È ora di allestire finalmente il nostro presepe. Recuperati tutti i personaggi, ci aspettava ora il difficile monto di dar finalmente vita a questi sassi che dovevano diventare i nostri attori.
Da subito si È posto il problema della capanna. L'idea originale era di costruire anch'essa in sasso. Tuttavia, dopo in primo tentativo ci È parso subito chiaro che i sassi che avevamo recuperato non erano particolarmente adatti per la capanna e si presentava il rischio che in effetti si scambiasse il presepe per un semplice agglomerato di sassi. Abbiamo quindi deciso di usare il legno, in fondo È un materiale povero e legato alla montagna proprio come la roccia. Crediamo che sia stata una scelta vincente perché il risultato È stato migliore di quello che speravamo. In poche ore la nostra capanna era pronta ad essere popolata.
Qualche piccolo tocco per le rifiniture, qualche vestito abbozzato coi nastri, i bastoni da passeggio fatti di rametti e il nostro presepe È finalmente finito!
Il presepe finito
A conclusione del lavoro eravamo soddisfatti. Avevamo ottenuto quello che volevamo. Certo non siamo degli artisti, ma quello che conta per noi È che abbiamo raggiunto il risultato che volevamo. Un presepe che fosse semplice, naturale, genuino e fatto con cuore.
La cosa più bella poi, È constatare come gli anziani gradiscano e facciano un sorriso quando lo guardano.