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Storia di Baceno

Breve storia della valle di Baceno

Tracce di storia intorno a noi...

Preistoria

Le prime tracce di insediamenti umani in quella che oggi è la valle di Devero risalgono al periodo della fine della preistoria. Le tracce di presenze umane nell'antichità fanno pensare alla presenza di antichi insediamenti umani di cacciatori e ricercatori di minerali. I resti più significativi che sono stati ritrovati sono:

Vie di uomini armati in epoca romana

Di qui passarono gli antichi eserciti romani o barbari che necessitavano di un valico nella zona delle Alpi ossolane. Testimonianze di ciò provengono anche dagli scritti di Plutarco.

Dai suoi scritti, si deduce che di qui sia anche avvenuta la calata dei Cimbri nel 101 a.C., evento nel quale transitarono il passo almeno 300.000 persone tra uomini, donne e bambini.

Pare inoltre che i romani estraessero in queste zone la galena, un minerale dal quale è possibile ricavare il piombo.

Alto Medioevo

La prima testimonianza di comunità stabili nella zona della valle del Devero risale alla fine dell'Alto Medioevo ed è l'edificio romanico della chiesa monumentale di San Gaudenzio a Baceno eretta sulla grande roccia all'inizio del paese nel 1039 su concessione del vescovo di Novara.

Da quel periodo le comunità locali di Baceno, Crodo, Esigo, Agaro e Devero sono cresciute principalmente grazie ai traffici mercantili attraverso la Bocchetta d'Arbola e ai pascoli alpini.

Vie dei mercanti

Il passo della Bocchetta d'Arbola è di 400 metri più elevato rispetto al Passo del Sempione.

In antichità il passo d'Arbola era tuttavia di gran lunga più utilizzato perché, nonostante la quota, era notevolmente più agevole da attraversare perché non presentava ostacoli naturali. Ecco perché la Bocchetta d'Arbola fu attraversata da mercanti, pellegrini e soldati del passato. In epoca romana e per tutto l'alto medioevo, l'Arbola rappresentò il principale sbocco dell'Ossola verso i paesi ultra-montani.

Pare che il ponte a schiena d'asino nella pittoresca stretta di Pontemaglio sia opera romana.

La transitabilità delle strade era ben curata e su tutto il percorso sorsero locande e luoghi atti alla sosta.

Il passo d'Arbola fu in seguito soppiantato dal Passo del Sempione e, in epoca più recente, dal passo del San Gottardo.

La calata degli svizzeri

Le discese degli Svizzeri in valle avvennero tra il 1400 e il 1500. La grande calata degli Svizzeri nel 1425 fu di 3000 soldati attraverso l'Arbola e non attraverso il Grises, anche per le minori difese nella valle di Baceno rispetto a quella di Premia. Nel 1434 venne costruito lo sbarramento del Passo di Croveo. Lo sbarramento non serviva solo per scopi militari, ma anche come posto di guardia nei periodi di pericolo di peste.

Le streghe

Tra il 1570 e il 1610 Croveo e Baceno furono il teatro di processi contro le streghe. L'Inquisizione del Tribunale di Novara processò e condannò 40 donne e 2 uomini per stregoneria.

Il rinascimento

Altre opere di rilevanza nel territorio sono state le torri difensive e di segnalazione che, dopo la loro distruzione durante le invasioni svizzere, furono restaurate durante il periodo sforzesco. Questa sequenza di torri, che fu definita come lo scacchiere difensivo settentrionale del Ducato di Milano, permetteva la comunicazione dai piedi dei valichi alpini fino ad Arona sul Lago Maggiore tramite una comunicazione a base di segnali di fuochi e fumo. I tre punti di comunicazione cardine nella valle di Devero erano lo sbarramento del passo, il campanile di Croveo e la torre di Baceno.

Il torrione del passo aveva una duplice funzione. Oltre al compito di comunicazione di allarmi aveva infatti anche la funzione di luogo atto al pagamento del pedaggio da parte delle carovane di mercanti che valicavano la Bocchetta d'Arbola per raggiungere i ricchi mercanti della Svizzera centrale.

L'età industriale

Dopo il 1860 iniziarono le prime attività estrattive di oro e amianto sul Rio Ghendola, nella Valle di Goglio, alle pendici del Cervandone e sopra l'alpe della Rossa in Devero.

Nel 1875 fu costituita la latteria turniaria di Baceno, il primo passo che permise di andare oltre la produzione casearia domestica. Questa iniziativa fu un grande passo avanti perché per la prima volta si ebbe un'iniziativa collettiva degli allevatori di Baceno che permise una più efficiente produzione casearia.

I primi turisti e viaggiatori a Baceno risalgono al 1855.

Partigiani

Nell'autunno del 1944 ci fu una delle pagine più sanguinose della storia contemporanea di Baceno. Il fatto avvenne durante la ritirata delle formazioni partigiane che volevano riparare in Svizzera attraverso il Passo della Rossa e la Bocchetta d'Arbola. Un gruppo di partigiani partì da Baceno per prendere la funivia a Goglio. Un guasto meccanico bloccò la funivia e nel frattempo i nazisti piazzarono una mitragliatrice. Qualcuno riuscì a saltare dalla funivia e a scappare nei boschi, ma la maggioranza dei partigiani venne crivellata dai colpi del mitragliatore o catturata e portata nei campi di concentramento.

Oggi il Museo della Funivia a Goglio e il monumento allestito di fronte ad esso raccontano l'episodio.

Periodo contemporaneo

Nuovi fenomeni economici e sociali che sono attualmente in corso hanno dato in epoche recenti nuove forme di espansione alla zona.

Lo sviluppo degli impianti idroelettrici e del settore del turismo hanno contribuito per la maggiore all'attuale sviluppo locale.

Nel 1990 vene istituito il Parco Naturale dell'Alpe Devero, unificato nel 1995 con il Parco Naturale dell'Alpe Veglia nel Parco Naturale Veglia e Devero. Questi parchi sono il riconoscimento dell'integrità ambientale tutt'oggi preservata.

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